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AUTRES LIGNES

VENISE, UN LIEU MA ANCHE UN VIAGGIO NELL'EUROPA CHE MI PIACE NOT THE ONE OF THE GLOBALIZATION, MAIS CELLE DES NATIONS, DES PEUPLES, DES CULTURES, PATRIA DELLA DEMOCRAZIA DELLA FILOSOFIA DELLA STORIA LA REINE DES VILLES AU SEIN DE L'EUROPE, REINE DU MONDE
Loin, la nostalgie me consume ; près je ne suis pas guéri.En l'absence et la présence, la nostalgie.
La rencontrer amène ce que je ne pouvais soupçonner :
Guérir la passion crée une autre passion.
Car rebelle et orgueilleuse,
La beauté de celle que je vois s'accroît lors des rencontres,
Et la passion doit se comparerAu surcroît de la beauté !Ibn 'Arabiin-Le chant de l'ardent désirtraduit de l'arabe par Sami-Ali,Editions Sindbad
"perché ormai lo fanno tutti, per iniziare l’ennesimo dei progetti che non porteremo mai a termine, per avere un piccolo posto in più dove riporre un po’ delle cose che ci vengono in mente."
[Parce que tout le monde le fait, pour lancer les tas de projets qui n'aboutiront jamais, pour avoir un petit endroit de plus où entreposer des trucs qui nous viennent à l'esprit.]Et vivant eux - les chanceux - à Venise pratiquement toute l'année, ils ne parlent pas que de Venise, mais quand ils racontent leurs aventures quotidiennes, c'est un peu de l'air de la Sérénissime qui nous vient aux narines. Pour un peu, on entendrait presque le chat Merlot ronronner, ce qu'il fait parait-il quasiment en permanence, signe d'harmonie et de paix intérieure. Évidemment avec un balcon garni des plus beaux et énormes pieds de basilic de toute la ville (deux variétés différentes, l'une ordinaire aux grandes feuilles, et l'autre provenant de la côte ligure, avec des feuilles tirant un peu sur le violet), des parties de ballon endiablées et une bonne pitance, on se sent le roi des chats. Mitsou a un concurrent !
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare,
la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti,
che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente,
che guardano alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera...
Stefania era bella, Stefania non stava mai male,
è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale;
aveva vent' anni, un marito, e l' anello nel dito:
mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti...
Venezia è un' albergo, San Marco è senz' altro anche il nome di una pizzeria,
la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.
Stefania d' estate giocava con me nelle vuote domeniche d' ozio.
Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.
Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,
però non ti puoi risvegliare con l' acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:
il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre
c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre...
Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa:
Novella Duemila e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino.
Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male vederla morire ammazzata,
morire da sola, in un grande ospedale...
Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità:
del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!
Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino:
può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti...
"il fallait que quelque chose change pour que nous puissions vivre comme avant"…